Alcuni giorni fa,
desideravo un pomeriggio un po' diverso
dal solito.
Avevo la possibilità di
varie destinazioni, ma non avevo voglia di trascorrere l'intera
giornata fuori. Era da un po' di tempo che avevo adocchiato una
visita alla villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia. Il tempo era
bello, il traffico non era sostenuto e così ho deciso di andarci nel
pomeriggio.
La villa si trova nella
zona di Padova, molto vicino alla città, in realtà, ma per chi non
è della zona – come me – è facilissimo perdersi.
Ammetto che è stato
veramente divertente arrivarci. La strada è facilmente percorribile.
Se non si ha fretta e ci si perde, gironzolare è comunque
divertente, si possono ammirare i dintorni. Girovagando di qua e di
là, sono finita in un prato e continuavo a guidare, pensando che, al
termine del viottolo, apparisse la villa, ma così non era, tanto che,
ad un certo punto, ho fermato la macchina, mi sono appoggiata al
volante e mi sono fatta una risata.
Poi, mi sono ritrovata su
stradine a senso unico, dove la velocità era quella di 20 orari,
invece dell'auto, mi pareva di guidare un carretto degli Hamish.
Questa è stata un'
ottima occasione per guardarmi attorno ed ammirare la zona,
contraddistinta da un paesaggio collinare molto delicato e dolce,
dove non ci sono ancora i colori dell'autunno.
A Padova ed
evidentemente, anche nelle zone limitrofe, la bicicletta è davvero
usatissima, anche con pioggia o vento, c'è sempre qualcuno in giro.
Le persone sono organizzate, mi è capitato di vedere un ombrello,
montato direttamente sulla bicicletta, cosa assai ingegnosa.
Arrivata nella zona di
Torreglia, è stato davvero impossibile perdersi o sbagliare.
La villa si trova sulla
destra della strada sopra un declivio e già così, è una
bellissima immagine.
Senza addentrarsi in
particolari storici, che è possibile trovare sul sito del Fai, ciò
che colpisce subito sono i colori e la struttura. Si tratta di una
costruzione a tre piani, perfettamente immersa nell'ambiente
circostante. E' contornata da colline, tipiche di tutto il nord-est,
coltivate a vigna.
Guardandola, la prima
impressione che si ha è quella di estrema tranquillità e forse,
anche lentezza, che non è una sensazione usuale nel mondo odierno,
costellato dalla velocità e dalla frenesia.
Se si ha piacere di fare
quattro passi, si può lasciare la propria vettura sulla strada che
costeggia la villa. Avvicinatevi bene al muro, perchè la strada non
è larghissima. Se invece si è veramente pigri e si ha necessità di
un pungolo elettrico per muoversi, c'è un parcheggio, proprio vicino
all'ingresso.
La villa è aperta tutto
l'anno. E' necessario solo fare attenzione agli orari, perchè un'ora
prima della chiusura, non è più possibile accedervi.
Non è necessario avere
alcuna fretta, tanto la visita, di per sé, non occupa molto tempo,
quindi è possibile gustarsi il tempo e respirare.
Attraverso un piccolo
arco, posizionato alla sinistra dell'ingresso principale si entra
nella villa.
Subito si noterà il
giardino all'italiana, contraddistinto da due riquadri di piante e
fiori, che proseguono mirabilmente le linee di prospettiva della
struttura muraria. Sarete accolti da un lievissimo profumo e da
pochissime tonalità di colori, che si amalgamano. Il verde si
mescola con il viola, in continuità con il corda ed il bianco della
scala d'ingresso e dei patii. Le linee sono estremamente semplici e
rigorose, ma s'intonano perfettamente con la struttura.
A questo punto, si può
scegliere di visitare direttamente il piano nobile della villa
oppure, se si è almeno un po' curiosi, al piano terra, si possono
avere tutte le informazioni, che potete, comunque, ritrovare sul sito
del FAI.
La villa è contornata da
archi aperti. Si ha l'impressione che la natura entri nell'abitazione
ed allo stesso tempo che la costruzione sia essa stessa parte
dell'ambiente circostante.
Gli stessi colori
utilizzati fondono e mimetizzano la struttura con il paesaggio
circostante.
Di per sé, la villa è
parca di mobilia e se ci si documenta sulle
varie vicissitudini storiche, se ne
comprende anche il motivo.
L'elemento
caratterizzante sono le pareti affrescate, molto suggestive che,
riprendendo temi naturali, portano inevitabilmente lo sguardo del
visitatore alle finestre e suggellano così una perfetta risonanza
fra l'interno e l'esterno. Vi è un estrema armonia e continuità
tra l'affresco ed il panorama circostante.
Per godere pienamente
della visita, è essenziale osservare
ciò che c'è attorno, avvicinarsi
alle finestre ed appoggiandosi,
sbirciare fuori.
Dopo, è possibile
rilassarsi nel punto più suggestivo della villa, la terrazza
posteriore, completamente decorata e dalla quale è possibile
accedere al parco circostante.
Descrivere un'impressione
non è per nulla semplice, ma sembra che gli archi affrescati
facciano da proscenio alla natura circostante e ne proseguano, in
modo naturale, il movimento.
In questo spazio è
possibile sedersi, riposare, stendere pigramente le gambe,
dormicchiare e guardare fuori.
Per chi, invece, ha
piacere di andare in esplorazione nel parco, non c'è nulla di più
facile, basta scendere al piano terra ed avventurarcisi.
Ci si può nascondere fra
le fronde di un albero, sedersi, passeggiare nei dintorni, camminare
attraverso i filari delle viti. Insomma, è
possibile fare ciò che più aggrada.
Dopodiché, quando si è
stanchi od il tempo e l'orario di visite
volgono al termine, con tutta calma, ci
si avvia. Tornando
all'ingresso, si possono, magari, cogliere dei particolari ai
quali non si era fatto proprio caso, come una bellissima vasca di
pietra, piena di piante acquatiche che, con il
suo gorgoglio, fa da
contrappunto allo scricchiolare
dei passi sul ghiaino.
Questa è una visita che
è possibile fare da soli od in compagnia. L'importante è rilassarsi
e godere un po' di questa
bellezza, cosa che non guasta
mai.